I motori navali della serie 480, prodotti dallo Stabilimento Grandi Motori della FIAT a partire dal 1952, si caratterizzavano per il valore relativamente ridotto della corsa degli stantuffi rispetto al diametro dei cilindri. Tale impostazione progettuale, definita "a corsa corta", è stata scelta per rendere l'impiego di questi motori particolamente adatto alle navi traghetto e passeggeri, nelle quali la configurazione dei vari ponti è tale da massimizzare lo spazio a bordo per il carico pagante. Ciò spesso implica la riduzione dell'altezza dei locali di macchina e richiede pertanto l'utilizzo di motori con dimensioni e masse ridotte. Grazie a tali caratteristiche i motori della serie 480 hanno avuto una certa diffusione negli anni '50 e '60. Questi motori potevano essere prodotti con un numero di cilindri variabile a seconda delle esigenze operative ed erano in grado di fornire una potenza di 300 CV da ciascun cilindro nella versione aspirata. In seguito sono state sviluppate varie versioni sovralimentate in grado di erogare potenze unitarie di 600 CV. Il regime di funzionamento normale di 270-280 giri/minuto consentiva sia la trasmissione con accoppiamento diretto all'elica, sia l'interposizione di un riduttore di velocità. Lo stantuffo esposto è stato sezionato per scopo illustrativo e didattico.
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Motori navali FIAT 480 e 480 S (versione sovralimentata), impiegati in navi traghetto e passeggeri.
Per gentile concessione di FIAT Chrysler Automobiles.