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Armstrong Siddeley Viper 22
Fine anni '50 - anni '70



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Note storiche

Il Viper è un motore concepito per velivoli leggeri ed addestratori, il cui progetto iniziale, elaborato dall’azienda inglese Armstrong Siddeley, risale ai primi anni ’50. In seguito quest’ultima si è fusa con la Bristol nel 1960 e la nuova azienda è stata a sua volta acquisita dal Gruppo Rolls Royce nel 1966. Ciononostante, il Viper rimase in produzione per oltre venticinque anni, con un continuo sviluppo di numerose versioni con vari aggiornamenti tecnici e maggiori prestazioni. Tali interventi hanno consentito di triplicare nel tempo la spinta massima erogabile dal motore, passando dai 6.8 kN dei primi modelli fino a oltre 19 kN delle ultime versioni, con una notevole diversificazione delle caratteristiche in funzione della destinazione d’uso. A differenza dei contemporanei motori prodotti dalla Rolls Royce, il Viper è stato ideato con il più moderno schema costruttivo con compressore e turbina a flusso assiale, che ne ha consentito l’ampio margine di sviluppo nel tempo. La camera di combustione è di tipo anulare con tubi di fiamma concentrici ed è dotata di particolari iniettori a vaporizzazione. Ideati e messi a punto dall’ing. Sid Allen presso la Armstrong Siddeley, questi iniettori sono stati adottati in seguito anche da altri costruttori. Grazie alle sue prestazioni e alla sua versatilità, il motore ha riscosso un notevole successo commerciale, con applicazioni in numerosi velivoli militari e civili. Il motore è stato costruito su licenza in vari paesi, inclusa l’Italia, dove la Piaggio produsse il Viper 22 e la FIAT la più potente versione 600. La versione 22 è stata impiegata su alcuni Aermacchi MB-326 e Piaggio-Douglas PD808 in dotazione all’Aeronautica Militare.

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Scheda tecnica

CostruttoreArmstrong Siddeley, Regno Unito, da metà anni ’50 alla fine degli anni ’70
TipoViper 22
Descrizionemotore aeronautico turbogetto monoalbero
Compressorea flusso assiale con 7 stadi
Rapporto di compressione4.1
Portata d’aria max.14.5 kg/s a 13800 giri/min., sul livello del mare (s.l.m.)
Combustoreanulare a flusso diretto, con tubi di fiamma concentrici
Turbinaa flusso assiale monostadio
Eiettorea geometria fissa
Sistema di alimentazionecon iniettori a vaporizzazione (sistema Armstrong Siddeley)
Combustibilejet fuel
Sistema di lubrificazioneforzato, con pompe a ingranaggi
Spinta max. statica13.3 kN a 13800 giri/min. sul livello del mare (s.l.m.)
Consumo specifico1.0 kg/daN/h
Diametro617 mm
Lunghezza1703 mm
Massa284 kg
Rapporto massa/spinta max.0.21 kg/daN


Applicazioni

Velivoli Aermacchi MB-326, Piaggio Douglas PD 808.

 

L'esemplare esposto fa parte del patrimonio storico della Aeronautica Militare Italiana ed è stato restaurato dal Museo dei Motori nell’ambito di un progetto di ricerca, tutela e valorizzazione museale di motori aeronautici di varie epoche, realizzato congiuntamente tra la Forza Armata e l’Ateneo di Palermo in occasione del Centenario dell'istituzione dell'Aeronautica Militare.

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