Il Viper è un motore concepito per velivoli leggeri ed addestratori, il cui progetto iniziale, elaborato dall’azienda inglese Armstrong Siddeley, risale ai primi anni ’50. In seguito quest’ultima si è fusa con la Bristol nel 1960 e la nuova azienda è stata a sua volta acquisita dal Gruppo Rolls Royce nel 1966. Ciononostante, il Viper rimase in produzione per oltre venticinque anni, con un continuo sviluppo di numerose versioni con vari aggiornamenti tecnici e maggiori prestazioni. Tali interventi hanno consentito di triplicare nel tempo la spinta massima erogabile dal motore, passando dai 6.8 kN dei primi modelli fino a oltre 19 kN delle ultime versioni, con una notevole diversificazione delle caratteristiche in funzione della destinazione d’uso. A differenza dei contemporanei motori prodotti dalla Rolls Royce, il Viper è stato ideato con il più moderno schema costruttivo con compressore e turbina a flusso assiale, che ne ha consentito l’ampio margine di sviluppo nel tempo. La camera di combustione è di tipo anulare con tubi di fiamma concentrici ed è dotata di particolari iniettori a vaporizzazione. Ideati e messi a punto dall’ing. Sid Allen presso la Armstrong Siddeley, questi iniettori sono stati adottati in seguito anche da altri costruttori. Grazie alle sue prestazioni e alla sua versatilità, il motore ha riscosso un notevole successo commerciale, con applicazioni in numerosi velivoli militari e civili. Il motore è stato costruito su licenza in vari paesi, inclusa l’Italia, dove la Piaggio produsse il Viper 22 e la FIAT la più potente versione 600. La versione 22 è stata impiegata su alcuni Aermacchi MB-326 e Piaggio-Douglas PD808 in dotazione all’Aeronautica Militare.
Clicca qui per ascoltare l’audioguida su izi.TRAVEL
Velivoli Aermacchi MB-326, Piaggio Douglas PD 808.
L'esemplare esposto fa parte del patrimonio storico della Aeronautica Militare Italiana ed è stato restaurato dal Museo dei Motori nell’ambito di un progetto di ricerca, tutela e valorizzazione museale di motori aeronautici di varie epoche, realizzato congiuntamente tra la Forza Armata e l’Ateneo di Palermo in occasione del Centenario dell'istituzione dell'Aeronautica Militare.